Che cos’è l’oscillatore stocastico
Gli oscillatori sono indicatori di momentum che misurano la “velocità” dei movimenti di prezzo, indicando la velocità con cui prezzi salgono o scendono. Sono particolarmente utili in tre situazioni:
- Quando il valore dell’oscillatore raggiunge un livello estremo vicino ai limiti superiori o inferiori.
- Quando si verifica una divergenza tra l’oscillatore e l’azione dei prezzi.
- Quando l’oscillatore attraversa la linea dello zero o un punto intermedio.
Oscillatore stocastico
L’oscillatore stocastico è un indicatore del momentum che confronta il prezzo di chiusura di un titolo con il suo intervallo di prezzo in un periodo specifico. L’oscillatore varia tra 0 e 100, segnalando condizioni di ipercomprato al di sopra dell’80 e condizioni di ipervenduto al di sotto di 20. Le intersezioni tra le linee piene e tratteggiate sono utilizzati in modo simile alle intersezioni delle medie mobili.
Nell’analisi tecnica, l’oscillatore stocastico viene utilizzato per identificare i livelli di supporto e resistenza. Promosso dal Dr. George Lane negli anni ’50, si concentra sulla posizione del prezzo corrente rispetto alla sua gamma nel corso del tempo. L’indicatore predice i punti di svolta dei prezzi confrontando i prezzi di chiusura con l’intervallo di prezzo. I prezzi di solito chiudono in prossimità degli estremi prima dei punti di svolta. In un trend rialzista, i prezzi di solito raggiungono massimi crescenti e il prezzo di chiusura tende a collocarsi all’estremità superiore dell’intervallo di negoziazione. Quando il momentum rallenta, i prezzi di chiusura arretrano dai limiti superiori, causando la discesa dell’indicatore stocastico, spesso prima del massimo finale dei prezzi. La divergenza-convergenza indica un calo del momentum e una potenziale inversione del mercato.